Emiliano Manni a Taranto per una nuova avventura

Oggi salutiamo con gioia, e un pizzico di nostalgia, la nuova avventura del nostro Emiliano Manni. Molti lo conoscono nei panni di un grande atleta ma per noi, oltre a questo, è un amico caro e un membro prezioso del nostro staff. Emiliano ha fatto una scelta coraggiosa decidendo, insieme alla sua splendida famiglia, di trasferirsi a Taranto per aprire la sua scuola di beach volley. “Un’idea che è nata nelle settimane del lockdown dell’anno scorso. Mia moglie Daniela è tarantina e la sua famiglia gestisce un importante centro sportivo. Parlavamo di questa opportunità da tempo e poi in quei mesi, stando più tempo insieme in Puglia, abbiamo capito che era arrivato il momento di provarci – racconta Emiliano – Taranto è una città dalla grande tradizione sotto rete e le persone amano giocare a beach volley”. Il clima d’altronde agevola il nostro sport “Vogliamo contribuire alla creazione di un movimento che possa diventare importante – continua Emiliano – anni fa Taranto era anche sede di una tappa del Campionato Italiano, la passione per questo sport non manca”. 

Una nuova scuola di beach volley a Taranto

“La nostra scuola si trova all’interno del centro sportivo Dribbling, nato come accademia per il calcio ma che negli anni è cresciuto ospitando altre discipline come pallavolo e danza. Ora è il momento di dare spazio agli sport sulla sabbia, beach volley e beach tennis, con due campi a disposizione per giocare tutto l’anno” dice ancora Emiliano Manni. I corsi partono con un Open Day il 6 giugno e poi proseguiranno con le lezioni estive. Chiaramente da settembre prenderà il via la prima stagione vera e propria in cui sarà possibile impostare il lavoro con una programmazione completa in grado di far crescere gli atleti sia sotto il profilo tecnico che quello fisico. 

Il beach volley per Emiliano Manni

Emiliano ha cominciato a giocare a beach volley da adolescente con il fratello Fabrizio, oggi in coppia con Carlo Bonifazi “E’ stato bellissimo giocare per tanti anni con mio fratello, rendendo ancora più stretto e speciale il nostro legame. Amo il beach volley per questo e perché quando giochi sei sempre sotto pressione, coinvolto in ogni azione. Ho imparato tanto, soprattutto come da ogni sconfitta ci si possa rialzare più forti di prima – spiega Emiliano – non sono mai uscito dal campo realmente sconfitto ma ho sempre avuto la consapevolezza di avere imparato qualcosa, di poter tornare a casa e lavorare di più per poi prendermi la rivincita, come spesso è successo”.

Una disciplina completa e adatta a tutti che Emiliano definisce il peggiore degli sport di squadra e il peggiore degli sport singoli “Il beach volley ha le caratteristiche di entrambi, perciò è estremamente difficile ma proprio per questo è capace di regalarti le soddisfazioni maggiori. Ogni vittoria la senti ancora più tua perché riuscire in qualcosa di complicato ti regala maggiori soddisfazioni”. 

Emiliano Manni e la BVA

“I miei ricordi più importanti nel beach volley sono legati proprio alla BVA. Con Fabrizio ci eravamo già tolti qualche soddisfazione ma il salto di qualità lo abbiamo fatto con Gianni Mascagna e la Beach Volley Academy. Con la sua guida nell’arco di pochi anni siamo riusciti a raggiungere il vertice delle classifiche italiane e a tagliare traguardi importanti. A Taranto quello che più mi mancherà è proprio il rapporto stretto con Gianni, gli insegnamenti – non solo tecnici, ma da uomo – che ci ha trasmesso negli anni trascorsi insieme. Siamo stati una vera squadra, condividendo tutto, oneri e onori. Un rapporto speciale che non si romperà mai”. 

Il futuro del beach volley

Emiliano si è sempre speso molto per la crescita del movimento e anche oggi non si tira indietro “Mi auguro che si riesca a uscire dal cono d’ombra della pallavolo. Il beach volley non è solo una disciplina estiva ma uno sport olimpico che ci ha regalato anche un argento (Rio 2016). Deve avere una sua autonomia, investimenti e progetti dedicati, viaggiare parallelamente alla pallavolo e non si può continuare a considerarlo come una sua piccola variante estiva. La crescita del movimento italiano deve essere affidata a manager competenti, professionisti dell’organizzazione che abbiano quello come interesse principale. Vedo che è ciò che l’AIBVC sta cercando di fare e ben vengano organizzazioni simili totalmente svincolate dalla pallavolo, gestite da persone competenti e che ne conoscono ogni aspetto, criticità e necessità”. 

Emiliano Manni è cresciuto, non è più un atleta BVA ma sarà sempre parte della nostra famiglia. In bocca al lupo da parte di tutti noi!

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